Dopo sette anni, finalmente AGCOM ha aggiornato il regolamento degli indennizzi dovuti agli utenti in caso di problemi su servizi telefonici fissi e mobili e televisivi (il primo risale al 2011). Nei casi più gravi si arriva ad ottenere fino a 1.500 euro.
Disservizi telefonici e tv premium, tutela legale per ottenere il tuo indennizzo – Solo se richiesti direttamente dall’utente.
Si ha diritto per esempio a 7,50 euro per ogni giorni di ritardo nell’attivazione del servizio (rispetto ai tipici 30 giorni dalla richiesta dell'utente nella telefonia fissa e un paio di giorni per quella mobile). Stessa somma è prevista per ogni giorno di errata sospensione amministrativa, non dovuta ad un guasto tecnico, del servizio.
Ritardi nel cambio operatore: per ogni giorno sono dovuti 1,5 euro che salgono a 5,00 euro per i ritardi relativi alla portabilità del numero.
Indennizzi per guasti: 6,00 euro per ogni giorno di interruzione e 3,00 euro per ogni giorno di malfunzionamento.
Per questi ultimi tre casi (ritardi su attivazione, sospensione, guasti), se la linea è banda ultralarga l'indennizzo è aumentato di un terzo. È di 3,00 euro al giorno invece per i servizi tv a pagamento. Fra i casi più frequenti, l’attivazione dei servizi non richiesti: sono dovuti 5,00 euro di indennizzo per ogni giorno di attivazione, che scendono a 2,5 se si tratta di servizi "accessori" (come la segreteria) o profili tariffari. A questo, si somma ovviamente il rimborso di quanto sottratto illecitamente. Un caso molto grave è quello della perdita del proprio numero telefonico a causa di errori imputabili agli operatori; all’utente verranno 100 euro per ogni anni di precedente utilizzo fino ad un massimo di 1.500 euro.