Sicurezza informatica in azienda, alcune best practice

Perché la sicurezza Informatica è importante per un’azienda?

Certo, parlare di questo argomento in estate e soprattutto in agosto può sembrare strano, ma questo è il periodo migliore per fare una breve riflessione su quanto la sicurezza informatica sia importante e su quelle che devono essere delle buone abitudini da mettere in campo ogni giorno per mantenerla.

Perché la sicurezza informatica è importante?

Per rispondere basti pensare che secondo uno studio, gli attacchi informatici costano alle aziende del mondo una media di 11,7 milioni di dollari l’anno.

Cifra che non contempla il danno all’immagine aziendale e all’affidabilità stessa della compagnia.

Ma esattamente a cosa ci riferiamo quando parliamo di sicurezza informatica in ambito aziendale?

Sicurezza informatica in azienda

La sicurezza informatica chiamata anche Cyber Security, è l’insieme dei mezzi e delle tecnologie tesi alla protezione dei sistemi informatici.

Consiste nell’assicurare l’integrità, la riservatezza e la disponibilità delle informazioni.

Rappresenta la capacità di difendersi o neutralizzare gli effetti di incidenti come la rottura di hard disk o attacchi informatici provenienti da aggressori di vario tipo.

Capiamo quindi che nella definizione di Sicurezza informatica aziendale si vanno a sovrapporre diversi ambiti e specializzazioni che devono collaborare al fine di garantire la sicurezza delle infrastrutture tecnologiche aziendali.

Ma esattamente da dove derivano le criticità maggiori alla sicurezza delle aziende?

È sempre colpa degli hacker?

Per quanto strano possa sembrare i pericoli maggiori non derivano dai famosi Hacker che potremmo immaginare, studino le difese della nostra azienda, per poterla attaccare con tecniche fantascientifiche, come se si trattasse di una fortezza inespugnabile.

I problemi maggiori sono creati spesso dalle aziende stesse che spalancano le porte della fortezza dall’interno.

Come?

I software obsoleti, un regalo per i cyber criminali

Ad oggi le aziende europee che usano tecnologie obsolete sono circa 44% del campione.

Di fatto i software obsoleti rappresentano un pericolo per le aziende, ma nonostante questo molti imprenditori si ostinano a non aggiornare i propri sistemi, ignorando il problema.

Un’indagine condotta da Kaspersky, dal titolo “How businesses can minimize the cost of a data breach”, ha rivelato che le aziende europee che usano tecnologie ormai sorpassate subiscono il 23% di perdite di fatturato in più rispetto a chi invece si tiene costantemente aggiornato.

La percentuale aumenta per le piccole e medie imprese, per le quali si è contata una perdita del 53%.

Questa mancanza le rende meno competitive, più vulnerabili ad attacchi esterni e meno forti sul mercato di riferimento.

Perché non si aggiornano i software?

Tra le motivazioni più frequenti spicca l’incompatibilità tra l’aggiornamento di un software con le altre soluzioni tecnologiche usate in azienda, circa il 46%.

Vi sono poi le difficoltà da parte del personale nell’apprendere nuove soluzioni e infine i costi.

1234 password

Purtroppo però la sicurezza all’interno dell’azienda è messa a rischio spesso da azioni umane molto più semplici, come mostrato da quanto è accaduto nell’ormai famoso attacco informatico del 13 dicembre 2020 agli Stati Uniti, dove l’azienda dell’IT Solarwinds ha fatto da apripista ad un attacco più vasto a causa di una password imbarazzante al suo server di aggiornamento (la password era: solarwinds123).

Sembra incredibile, ma la scelta di password poco fantasiose è la prima causa di problemi.

Password numeriche come il famoso “1234” o “qwerty” o “nome di un famigliare con data di nascita”, oppure ancora peggio, scritte su un post-it incollato sul nostro computer in bella vista, sono la principale fonte di problemi per la sicurezza aziendale.

Cosa fare quindi, chiaramente oltre al cambiare le password troppo semplici e non metterle in bella mostra?

Ecco alcune raccomandazioni

• Aggiornare i software;
• Non utilizzare password deboli e condivise con la vita privata;
• Non utilizzare sistemi di protezione non adeguati;
• Fare attenzione ai siti con fonte dubbia;
• Non scaricare software pirata su dispositivi aziendali;
• Attenzione alle mail che riceviamo. Guardare bene l’oggetto e chi la invia e se abbiamo dubbi non apriamola. Soprattutto mai cliccare su un link senza prima pensare;
• Non utilizzare chiavette usb (spesso non cifrate) per trasferire i dati.

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La sicurezza informatica aziendale è quindi un insieme best practice, che vanno dall’aggiornamento dei programmi, all’acquisto di programmi originali e all’utilizzo di password non scontate.

Un modo di vivere la sicurezza, uno stile di vita in cui l’attenzione alla sicurezza è la priorità.  

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